In una radura, immersa tra boschi di latifoglie, avvolta dal melodioso canto degli uccelli, la vita a Cà del Tòcio si svolge seguendo i ritmi lenti e armoniosi della natura. Qui, ogni giorno è un inno alla tranquillità, dove il fruscio delle foglie e il dolce mormorio del vento creano un’atmosfera di pace e serenità.
Siamo Chiara e Tony e questo è il nostro piccolo posto nel mondo.
Per Chiara, Sussia e Ca’ del Tòcio rappresentano le radici, il profondo legame con il passato, la storia e le tradizioni della sua terra. Sono le voci dei nonni, il calore avvolgente di una coperta di lana, il profumo della legna che arde nel camino… Nata a fondovalle è cresciuta mentre, zaino in spalla, faceva su e giù per i sentieri di questa antica borgata che si fa sempre più silenziosa e timidamente di nasconde nel bosco, quasi a non voler disturbare e dar pensiero… Massoterapista ed idroterapista di professione, crede nel potere terapeutico del contatto, di una mano che cura, di una mano che accoglie, proprio con lo stesso rispetto con cui la natura si prende cura di ognuno di noi.
Tony, nato invece in riva al mare, dopo aver girovagato per l’intera penisola (e anche oltre i suoi confini) arriva a Sussia dopo i quarant’anni. Musicista ed artista creativo, dopo anni di palchi e folle trova nella quiete della montagna e nei suoi silenzi nuova ispirazione. Poter lasciare fluire idee, suoni e dedicarsi con inventiva a lavori concreti nella natura e nell’ambiente che ci ospita lo fa sentire vivo; mettersi a servizio di questa piccola vecchia borgata, tutelandone la storia e le tradizioni è quanto di buono possiamo lasciare alle future generazioni.
Chi non ha mai sentito i propri genitori dire che “questa casa non è un albergo?”, magari da adolescenti, a notte fonda, di rientro da una serata fuori con gli amici? Sì, anche Ca’ del Tòcio non è un albergo… Ca’ del Tòcio è la nostra casa, la casa che potrebbe essere di tua nonna, semplice, ricca di cimeli e storie da raccontare; è la nostra quotidianità che non vuole essere il luogo di passaggio, ma il posto sicuro, certo, forse anche intimo che è per ognuno la propria casa, il proprio rifugio…
Una vecchia casa, una di quelle case in pietra, in cui le tramezze erano fatte di rami intrecciati e terra, una di quelle case in cui c’era la stalla, il fienile ed una stanza per dormire, una di quelle case a cui si aggiungeva un’altra stanza a fianco, quando la famiglia di allargava…
Una casa ristrutturata, a volte mantenendo le storiche caratteristiche, a volte modificandone gli aspetti in base alle necessità, a volte in economia, proprio come veniva fatto in passato perché non si poteva fare altro…. ed è proprio in questa mancanza di perfezione, in questo nostro aprir le porte di casa che amiamo accogliere amici, parenti e viandanti… con l’autenticità e la spontaneità di quello che siamo e viviamo…
Perché tanti letti? Perché abbiamo 4 figli, tanti cugini, tanti amici…. e se oltre al posto in tavola aggiungiamo un posto in camera?
No, non è un museo!!!!! sono gli attrezzi del papà, il banco da lavoro del bisnonno calzolaio, il bastone dello “zio” Antonio ( Baroni – la prima guida alpina del Cai bergamoasco nato proprio a Sussia), è la credenza dell prozia, è la tovaglietta che nonna Rita ha creato con Juta fatta dal suo papà quando lavorava al filatoio del paese… Sono persone, sono storie, sono momenti di vita…
Quassù, fra boschi e montagne, lontano dal paese e dalla città, mancano tanti servizi, non ci sono proposte ed attività organizzate ogni giorno e ad ogni ora, così, a a volte possiamo ancora abbandonarci alla noia, o alla lettura, o alla musica… In un pomeriggio di pioggia, in una serata fredda davanti al camino….
Luglio 2024. uscita serale con Capraorobica e Sincronia aps
Chiudo gli occhi, e riesco subito a sentire i profumi del bosco, la frescura che arriva da un po’ di altezza, conquistata con uno “zic” di fatica, e dal verde incontaminato, e percepisco il largo sorriso di chi ci ha accolto ieri sera in questa bellissima casa. Siamo a @cadeltocio_sussia, un posto incredibile da scoprire, apprezzare e preservare. Ringrazio Chiara e Tony che ci hanno raccontato la loro storia, e quella del territorio in cui sono immersi e che con determinazione, fatica e gioia si impegnano a conservare. Aprendoci le porte della loro casa ci hanno fatto entrare in una cultura che ha radici profonde. Ringrazio @capraorobica che è una guida di montagna, e non solo, unica, orgogliosa del suo territorio, entusiasta, innamorata della montagna, della sua natura e di tutta la ricchezza che offre. Ringrazio @sincronia.aps, un gioiello di associazione che si prende cura del corpo e dell’animo delle persone. E grazie a tutti i magnifici compagni di viaggio con cui ho condiviso una serata davvero indimenticabile. A presto!
Migliaia di persone stanche, stressate e fin troppo civilizzate stanno cominciando a capire che andare in montagna è tornare a casa e che la natura incontaminata non è un lusso ma una necessità.
John Muir
Località Sussia
San Pellegrino Terme
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